domenica 9 giugno 2019

Il boscovisore dell'armonia

Un PON in un istituto comprensivo di una città impegnativa come Napoli. Il tema erano i parchi urbani e l'importanza del verde in città, ma la scommessa sottesa era quella di riuscire a stabilire una relazione educativa fra i bambini e gli alberi, che hanno tanto da insegnare a tutti  noi.
Il percorso didattico si è snodato fra esperienze sensoriali, giochi didattici, lezioni con slide e brainstorming, fino al contatto diretto con la terra, il giorno che abbiamo piantato alloro, timo e altre piante aromatiche, quando li ho visti passare nel giro di un'ora da "Io forse  sono allergica", "La terra mi fa schifo", "Gli insetti mi fanno paura" a litigarsi le piantine e gli attrezzi: "Ehi ora devo scavare io!", "Piantare il timo tocca a me" e così via, fino a tornare a casa sudati e felici.
 
Una certa litigiosità mi è apparsa subito come una caratteristica distintiva del gruppo, costituito da bambini vivaci, intelligenti e con forti personalità, abituati più alla competizione che alla cooperazione. Questa tendenza non aveva un buon effetto sull'azione didattica, e allora bisognava inventare qualcosa per stimolare i bambini a superarla, a riconoscersi in un risultato conseguito insieme, in qualcosa che fosse "di tutti". La piantumazione andava in questa direzione, ma tornati in classe si riproponevano le stesse competizioni di sempre. E allora...


Mi invento un "boscovisore": un contenitore con fondale nel quale saranno inseriti gli alberi disegnati e ritagliati dai ragazzi, in modo da formare un bosco.
I ragazzi aderiscono con entusiasmo, producendo una grande quantità di alberi diversissimi fra loro... che fatica assemblare il tutto!
 
Ma il risultato, che a fine progetto guardano fieri, dà finalmente un'immagine di armonia:
 
 
anche nel chiuso di un'aula scolastica, gli alberi insegnano a vivere...

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